una nuova vita

capitolo 6

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lady_crossbow
     
    .

    User deleted


    Capitolo 6 : Ricordi

    Piangeva fra le mia braccia. I suoi capelli miele profumavano di albicocca, a causa del suo shampoo preferito. Avrei voluto consolarla, mormorarle con parole dolci che tutto si sarebbe risolto, che mamma sarebbe guarita. I telegiornali parlavano di una nuova malattia, un virus mai visto prima. I sintomi non erano ancora chiari, per il momento gli affetti presentavano dolori muscolari e febbre molto alta, la quale procurava anche allucinazioni. Nostro padre entrò in cucina e riempì una bacinella d'acqua con del ghiaccio. Prese delle pezze e le immerse.
    -Si è addormentata, ma è molto bollente. Il ghiaccio dovrebbe aiutarla..
    Parlò senza nemmeno guardarci, sperando che non notassi il terrore sul suo volto, e tornò in camera da letto. Sapevo che mamma non ce l'avrebbe fatta, non avrebbe resistito ancora a lungo. Gli antidolorifici erano inutili. Qualsiasi medicina era inefficiente. Scienziati e dottori lavoravano assieme, cercando di trovare un antibiotico al più presto, ma era ovvio che i primi infetti sarebbero morti. Cassie si asciugò le lacrime.
    -Sta mentendo, vero sorellona?
    Mi persi nei suoi occhi grigio perla.
    -No Cassie, ha solo paura..
    -Anch'io ho paura, non voglio che la mamma muoia.
    La strinsi a me.
    -Ce l'abbiamo tutti, Cassie..
    La televisione, a cui avevo messo il muto, interruppe un programma per trasmettere delle nuove notizie, relative all'epidemia. Ma ciò che vidi, mi sconvolse. Gli infetti erano stati colpiti da improvvisi scatti d'ira, diventando aggressivi con chiunque avessero vicino. Un ragazzo col suo telefono aveva ripreso un bambino divorare il proprio cane. I pazienti uccidevano, non riconoscevano i propri cari. Avevano solo fame. Spensi immediatamente la tv. Fortunatamente Cassie non aveva visto niente, avendo il volto sul mio petto. I battiti del cuore accelerarono. Mia madre si sarebbe trasformata in un mostro. Poteva aggredirci, ucciderci. Dovevamo fare qualcosa per impedirlo, non le avrei permesso di fare del male a qualcuno. Infondo speravo ancora nella possibilità di una cura, magari, essendo la situazione peggiorata, i medici avrebbero lavorato maggiormente, con più determinazione.
    -Cassie, va in camera tua. Parlo un attimo con papà e poi ti raggiungo.
    Mollò la presa.
    -Voglio venire anch'io, salutare la mamma.
    -Sta dormendo tesoro, le parlerai quando si sarà svegliata. Ora sali in camera e scegli qualche film, ok? Ce lo guardiamo assieme.
    Annuì rattristata. Raccolse Smith, il suo coniglietto di peluche, e si diresse verso la propria cameretta. Dovevo dire a nostro padre cosa sarebbe potuto accadere. Era pericoloso starle vicina adesso. Entrai in camera degli ospiti. Mia madre giaceva distesa sotto le coperte. I lunghi ricci dorati le incorniciavano il volto. Sulla fronte, uno straccio bagnato. Papà se ne stava seduto su una sedia di legno, vicino al corpo della donna amata, ed ogni poco le cambiava lo straccio, sostituendolo con uno più fresco.
    -Kendra, non so cosa fare.. mi sento dannatamente inutile.
    Non avrei voluto metterlo al corrente della degenerazione dell'epidemia, ma rischiava la vita a starle così vicino.
    -Papà, la situazione è peggiorata.. i telegiornali..
    Non riuscivo a trovare le parole, non riuscivo a trovare il modo giusto per dirlo. Parlarne avrebbe fatto diventare il tutto reale.
    -..i malati impazziscono, diventano pericolosi. Aggrediscono coloro che hanno a fianco, non riconoscono le persone.
    Rimase bloccato. Gli occhi su di me e la mano sulla fronte di mamma.
    -Ne sei sicura? Non ha senso, non è possibile.. di cosa diavolo si tratta?
    -Non lo so, io davvero non capisco..
    Sospirò.
    -Cosa possiamo fare allora? Se non possiamo avvicinarci, come potrò darle le medicine.. la chiudo a chiave in camera e via? Restiamo in casa a far nulla, a girarci i pollici, sperando che qualche idiota trovi una speranza?
    Non pianse, ma i suoi occhi erano lucidi.
    -Non so nemmeno se qualche idiota, come dici tu, troverà una cura o meno.. fatto sta che dobbiamo starle lontano.
    -No Kendra, io non mi muovo da qui. In passato l'ho lasciata sola anche troppe volte..
    Aveva ragione, non era stato un buon marito, un buon padre. Ma doveva rendersi conto della gravità generale.
    -E allora permettimi almeno di legarla, per la nostra e sua sicurezza.
    -Legarla come se fosse una matta pericolosa? Non credo proprio. Sai come sono i mass media, esagerano tutto. Vogliono tenerci impauriti.
    Mi spazientii.
    -Cazzo papà, perchè sei uno sciocco? Sei così cieco da non capire che non si tratta di una semplice malattia.. non è influenza suina o altra merda. E' qualcosa che non abbiamo mai visto. Ti dico che sono già morte delle persone, uccise a morsi dai contagiati.
    Rimase in silenzio, combattuto. Sapeva che avevo ragione, ma non voleva accettarlo. Accarezzò delicatamente le gote della donna. Questa si svegliò, sbarrando gli occhi, e fu colpita da spasmi. Nathan si curvò su di lei, farfugliando qualcosa. Io rimasi bloccata alla porta. Era terribile vederla così. Qualsiasi cosa stesse accadendo, era come vivere un incubo. Il letto cigolò. Mia madre balzò dal materasso ed afferrò Nathan, affondando le unghie nella sua carne. Lui gridò, cercando di spingerla via, ma fu morso al collo.

    *



    Stordita, alzai le pesanti palpebre. Tutto era confuso, sfocato. L'ambiente si muoveva intorno a me. Mi stavo spostando, ma non capivo come. Dolore, solo dolore. Gli occhi si chiusero. Non riuscivo a tenerli aperti, era faticoso. Mi sentivo a pezzi. Provai di nuovo a guardare. Vidi scorrere un soffitto grigio, alternato da lunghe plafoniere. Delle frecce sulle pareti. Qualcuno mi stava portando alle celle, nella stanza principale. Sentivo la maglia bagnata, appiccicata alla pelle. Un forte odore di ferro. Sangue, stavo perdendo molto sangue. Ricordai cos'era successo. Carl, lo zombie. La freccia. I miei sensi erano poco definiti. Udivo dei passi frettolosi. Più passi. Ma ogni suono era ovattato. Qualcosa mi strinse il braccio, vidi delle dita sporche di terra e sangue. Ero in braccio a qualcuno. Cercai di alzare lo sguardo, per capire chi fosse. Rick.
    -Si è svegliata, è ancora viva!
    Una voce femminile controbatté.
    -Per adesso. Ha perso molto sangue.
    Rick aumentò la velocità. Voleva salvarmi. Sciocco. Gli conveniva lasciarmi morire. Sorrisi, una smorfia, e svenni nuovamente. Il freddo contatto di una liscia superficie mi svegliò. Ero stata adagiata su un tavolo. Una figura si avvicinò. Non riuscivo a distinguerne il volto. Vedevo solo un'ombra scura infilarmi qualcosa nel braccio. Si sedette e cominciò a toccare laddove sanguinavo. Volevo dirle di smetterla, che faceva male. Ma non ne avevo le forze. Percepii tirare qualcosa. Forse stava cercando di estrarre il dardo. Non appena questo fu rimosso, il dolore divenne più pressante, intenso. Irrigidii la mascella, stringendo i denti in una stretta morsa.
    -E' grave Hershel? - chiese Rick in agitazione.
    La figura si voltò e rispose.
    -La punta è arrivata in profondità. Ha una grossa emorragia interna..farò il possibile.
    Hershel stava provando a medicarmi. Era un medico o forse un semplice uomo che si era fatto un po' di esperienza in questo mondo. Le due figure temevano per la mia vita. Due sconosciuti inoltre. Due persone che in futuro avrei dovuto uccidere.
    -Cazzo Daryl, perchè diavolo hai sparato?
    Una voce rispose, ma da dove mi trovavo non riuscivo a vedere a chi appartenesse.
    -Ti ho già detto il perchè! Cosa avrei dovuto pensare, eh? Arrivo vicino all'entrata, dalla rete vedo te disperato e Carl a terra. Poi una fottuta sconosciuta mezza di sangue con in mano qualcosa d'appuntito. Ho fatto due più due e..
    Ma Rick lo interruppe rabbioso.
    -Hai fatto due più due? Lei hai sparato un cazzo di dardo.
    -Senti, so di aver sbagliato. Ma ho agito d'istinto. C'era quel buco nella recinzione. Pensavo che quella matta fosse entrata ed avesse ucciso tuo figlio. Così ho scoccato.
    Sentivo le dita di Hershel muoversi nella carne, trafficare per bloccare l'emorragia. Una sensazione orribile. Premeva e puliva con un panno la ferita. Poi richiese che qualcuno gli passasse del filo da pesca.
    -Non usa più chiedere e poi sparare?
    L'altro rimase in silenzio, dopotutto era inutile continuare il discorso.
    -Lo ha salvato..e se non fosse stato per lei.. capisci Daryl?
    Quel nome mi diceva qualcosa, ma non riuscivo a ricordare. La mente era troppo occupata a recepire il dolore. Bruciava da fare schifo. Sentivo tirare la pelle. Hershel stava suturando. Alzando lo sguardo vidi una sacca da flebo. Il dottore si alzò sorridente, affermando che me la sarei cavata. Il dardo aveva evitato di poco qualche organo vitale. Non so il motivo, ma persi nuovamente i sensi. Quando mi svegliai, notai che avevo riacquistato la vista e sensibilità. Cercai di mettermi a sedere, ma un'improvvisa fitta non me lo permise.
    -E' di nuovo sveglia! - annunciò Carol.
    L'intero gruppo mi circondò in un attimo. Erano tutti sollevati. Tentai ancora una volta a sedermi e stavolta qualcuno mi tese il braccio per aiutarmi. Quando fui a sedere, potetti scoprire chi avevo afferrato. La prima cosa che notai fu l'abbigliamento stracciato da motociclista. Un giubbotto di pelle privo di maniche metteva in risalto i suoi muscoli. Una leggera barba incolta. Dei capelli castani di media lunghezza, gli coprivano in parte gli occhi cristallini. Sguardo profondo, deciso. Poi vidi che portava qualcosa sulla spalla. Una balestra.
    -Allora sei tu il bastardo.
    Sul suo voltò apparve una smorfia. Gli altri risero. Rick si avvicinò con un'espressione da cucciolo.
    -Kendra, mi dispiace per quello che è successo. Posso soltanto dirti grazie.. per quello che hai fatto. Io ero troppo lontano, non sarei riuscito.. insomma, hai capito. Non c'è più bisogno di metterti in prova. Abbiamo deciso che sei ufficialmente dei nostri.
    Ne fui entusiasta. Carol poggiò una mano sulla mia spalla.
    -Scusa se ho dubitato.
    -Non dovete dispiacervi.. è normale non fidarsi ora come ora. Anch'io probabilmente avrei fatto lo stesso. Basta che non mi spariate più addosso. - dissi cercando di tranquillizzarli.
    Il rocker mi guardò storta e l'asiatico alzò le mani.
    -E' stato un malinteso! Un brutto malinteso.. e comunque non ci siamo ancora presentati, io sono Glenn, lei è Maggie e loro..
    Mi informò dei vari nomi, presentandomi finalmente l'intero gruppo. La ragazzina bionda fece il suo ingresso nella stanza, tenendo in braccio una bambina. Rimasi allibita. Gli altri se ne accorsero e mi spiegarono l'intera storia. Fu proprio Carl a parlarmene, come se raccontare ciò lo aiutasse. Il suo sguardo era dolce, malinconico. Era tornato un ragazzino, non più l'adulto che mi aveva squadrata quando ci eravamo incontrati. Rick, invece, si incupì. Poi ognuno tornò alle proprie cose. Beth si stese nel proprio letto, cercando di far addormentare la piccola. Hershel metteva a posto gli strumenti “medici”. Glenn e Maggie andarono in cortile per stare di guardia. Mentre Rick e Carol si apprestarono a riparare la recinzione. Mi venne in mente di non aver riconosciuto in nessuna delle ragazze la voce che avevo udito nel tragitto in braccio allo sceriffo. Mancava ancora una donna all'appello e doveva trattarsi di Michonne. Daryl, l'unico rimastomi vicino, saltò sul tavolo, sedendosi accanto.
    -E insomma, ti ho quasi uccisa.
    Lo guardai infastidita.
    -Sì, non hai una buona mira.
    Scosse la testa ridacchiando.
    -No, sei tu che ti sei alzata proprio quando avevo scoccato il dardo. Avevo mirato alla testa.
    Ah, bene. Ero viva per miracolo e questo coglione me lo stava sbattendo in faccia.
    -Che vuoi che ti dica? Sono molto fortunata.
    Un frettoloso sorriso. Balzò dal tavolo con uno slancio.
    -Vado a scaricare l'auto, che con tutto questo casino ci è passato di mente.
    Se ne andò, mostrandomi delle ali che aveva cucito sulla giacca di pelle, con la balestra ancora in spalla. La camminata, l'atteggiamento.. mi portarono alla mente il volto di Merle. Era proprio lui, il suo fratellino. Daryl Dixon. Avrei voluto rincorrerlo, fermarlo. Dirgli la verità. Meritava di sapere, ma rimasi lì, inerme. Sebbene conoscessi da poco queste persone, riuscivo a percepire il loro forte legame. Non erano dei semplici sopravvissuti, erano una famiglia. Perchè Rick non aveva accettato la proposta del governatore? Ci doveva essere dell'altro, qualcosa che Phil mi aveva nascosto. Hersh si accostò a me zoppicando, guardandomi con i suoi dolci occhi. Forse aveva notato un velo malinconico.
    -Tutto bene? A parte la medicazione..
    -Sisi, stavo solo pensando.
    Quell'uomo riusciva a trasmettermi un senso di pace, calma. Mi bastava stargli vicino e l'umore si schiariva.
    -E posso chiederti a cosa?
    -Pensavo a voi. Non siete uno dei tanti gruppi superstiti, ma una vera e propria famiglia.
    Hershel annuì, guardando orgoglioso Beth.
    -Hai ragione, siamo diventati una famiglia. Devi sapere che prima abitavo con i miei cari in una fattoria in campagna. Ero un uomo di fede, fiducioso nella possibilità di trovare un cura. Ero così convinto, che io ed un amico, di nome Otis, decidemmo di non uccidere quelle cose, credendo che fossero ancora delle persone. Li rinchiudevamo in un fienile e li cibavamo pure, in modo che restassero in vita. Sai, fra quelli vi era pure mia moglie. Un giorno, però, vidi correre nella mia proprietà un uomo, uno sceriffo, che portava in grembo un bambino ferito. Qualcuno gli aveva sparato per errore ed era stato proprio Otis, in un incidente da caccia. Ero sicuro che non ce l'avrebbe fatta, ma provai comunque. Così, accolsi suo padre, la moglie e il resto del loro gruppo, poiché non avevano un posto in cui andare ed avevano bisogno di un punto sicuro per poter fare delle ricerche. La figlia di Carol era scomparsa. Otis perse la vita per recuperare del materiale medico, ma il suo sacrificio permise a Carl di salvarsi. Non molto dopo, scoprirono degli zombie. Shane, il migliore amico di Rick, aprì le porte del fienile. Appena un vagante metteva piede fuori, gli sparava. Fece così con tutti. Mi sentii perso, vuoto. Avevo visto mia moglie accasciarsi a terra. Avrei dovuto affrontare la sua morte, il lutto da cui stavo fuggendo. Ma ciò che travolse tutti nell'animo, fu la vista della figlia di Carol. Era sempre stata in quel dannato fienile. Otis l'aveva recuperata. Non ne sapevo niente. Mi accusarono, li odiai. Volevo che se ne andassero, ma ero loro debitore, perchè mi avevano aperto gli occhi. Poi un'orda invase la fattoria e fummo costretti a fuggire. In quest'avventura abbiamo avuto delle perdite, ma il tempo trascorso assieme ci ha uniti. Ci fidiamo ciecamente l'uni degli altri..
    Lo guardai restando in silenzio. Non potevano essere loro i cattivi. Ero confusa. Dovevo scoprire cos'era successo. Certo, Michonne era esclusa. Lei doveva pagare.
    -.. e beh, adesso siamo qui. Cerchiamo di ricostruirci una vita.
    -Pensi che durerà molto?
    Alzò le sopracciglia.
    -Lo spero, ma se così non fosse.. non sarà un problema. Troveremo un altro luogo. Non ci arrendiamo.
    Sorrise, tamburellando con le dita sul tavolo.
    -Ne avete passate molte..ma è bello vedere che siete affiatati. Nel gruppo di cui facevo parte, mancava questa componente.
    Allargò le braccia.
    -Ormai fai parte di questo gruppo. Sei anche te della famiglia!
    Rimasi stupita. Sapevo che non tutti la pensassero già così, ma solo il fatto che Hersh mi riteneva un nuovo membro della famiglia, mi appagò. Lo ringraziai incredula e saltai in piedi. Una lieve fitta richiamò l'attenzione. Dovevo stare attenta ai movimenti, rischiavo di riaprire la ferita.
    -Ah Kendra, un'altra cosa.. - il suo tono si fece basso, sperando di non essere udito da altri – dovrai dare a Rick qualche spiegazione. Insomma, eri armata. Non ne ha voluto parlare davanti al gruppo, ma è meglio se chiarite.
    -Non ci avevo pensato, grazie. Sappi però che non volevo far del male a nessuno, l'avevo presa per..
    Mi interruppe rilassato.
    -Lo so, non preoccuparti. E non offenderti se preferirà non parlare dell'accaduto.
    Poteva essere davvero così buono o fingeva soltanto? Phil mi aveva messa in guardia, diceva che erano dei bravissimi attori. Fingevano per portare le persone che incontravano dalla loro parte, facendoli così lottare per una causa sbagliata. Ma da quel poco che avevo visto, non era risultato niente. Forse avrei dovuto aspettare. Ancora un poco dolorante, percorsi il lungo corridoio. A terra erano ancora presenti delle macchie di sangue. Ora era questo a segnalare la giusta direzione. Pensai alla lima, a cosa avrei potuto dire. Mi accorsi di avere il palmo fasciato, mi ero completamente dimenticata di essermi tagliata. Una volta fuori, cercai Rick. Il recinto era già stato riparato. Carol stava aiutando Daryl. Vidi molte lattine. Scorsi lo sceriffo impegnato a conficcare un piede di porco nel cranio dei vari non morti che spingevano sulla rete. Senza batter ciglio, passava da una testa all'altra. Si sta sfogando. Mentre camminavo per raggiungerlo, pestai qualcosa. Alzai il piede e notai l'mp3 di Carl. Lo misi in tasca. Quando fui abbastanza vicina, non lo interruppi. Aspettai che fosse egli stesso ad accorgersi della mia presenza. Non volevo interrompere la sua carneficina. Dopo una ventina di putridi a terra, finalmente mi vide.
    -Kendra, come ti senti?
    Si pulì le mani bagnate sulla maglietta, cercando di ricomporsi.
    -Bene, Hershel ha fatto un ottimo lavoro.
    -Sì beh, per essere un veterinario è molto bravo. Ormai è il nostro medico.
    Ah, un veterinario.
    -Hai bisogno di una mano?
    Gettò a terra l'oggetto contundente.
    -Ho finito. Ascolta, a parte l'azione eroica.. resta il fatto che tu fossi in possesso di un'arma. Avevamo un patto.
    -Ed io l'ho infranto, me ne rendo conto. Ma non aveva alcuna intenzione di usarla per ferirvi od altro.
    -Di questo non posso esserne sicuro al cento per cento.. ma so che se tu non l'avessi avuta, Carl adesso non starebbe leggendo i fumetti nel proprio letto. Non so dove e quando l'hai presa, ma non violare l'unica regola che avrai : comando io, fai quel che dico io. D'accordo? Qui contano tutti su di me, non voglio sbagliare a fidarmi, sebbene ti sia debitore.
    -Rick, non ti deluderò.
    -Bene..
    Mi superò, asciugandosi la fronte con il polso. I non morti brontolavano affamati, calpestando i corpi dei propri simili. Chissà se un giorno diventerò come loro.
    -Ah Kendra.. - si voltò rallentando la camminata – ..riposati stanotte. Domattina andrai in spedizione, abbiamo finito le scorte di antidolorifici ed altri medicinali. Voglio vedere come te la cavi. Ti accompagnerà Michonne.
     
    .
  2. Maggiestar
     
    .

    User deleted


    senza parole, come al solito :yeah:
     
    .
  3. lady_crossbow
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Maggiestar @ 12/1/2015, 18:49) 
    senza parole, come al solito :yeah:

    dolcissima :lol:
     
    .
  4. SLincoln
     
    .

    User deleted


    Bella bella bella bella... Ah dimenticavo.... BELLA!
     
    .
  5. Black Madness
     
    .

    User deleted


    Ho letto tutti i capitoli, devo dire che la storia sembra molto bella!! :sbav:
    Chissà cosa succederà con Michonne, sono curioso. Mi dispiace solo per la morte di Andrea, sinceramente non me l'aspettavo così presto :)
     
    .
  6. lady_crossbow
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (SLincoln @ 12/1/2015, 21:28) 
    Bella bella bella bella... Ah dimenticavo.... BELLA!

    la mia prima fan *^*

    CITAZIONE (Black Madness @ 12/1/2015, 21:36) 
    Ho letto tutti i capitoli, devo dire che la storia sembra molto bella!! :sbav:
    Chissà cosa succederà con Michonne, sono curioso. Mi dispiace solo per la morte di Andrea, sinceramente non me l'aspettavo così presto :)

    Aww grashe, sono felice che ti piaccia *^*
    spero di scrivere il prossimo capitolo al più presto! Per quanto riguarda Andrea, ho pensato che fosse la mossa giusta, perchè tanto sarebbe morta entro poco e poi non potevo avere una contendente per Phil u.u
     
    .
  7. Maggiestar
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Black Madness @ 12/1/2015, 21:36) 
    Ho letto tutti i capitoli, devo dire che la storia sembra molto bella!! :sbav:
    Chissà cosa succederà con Michonne, sono curioso. Mi dispiace solo per la morte di Andrea, sinceramente non me l'aspettavo così presto :)

    Aww grashe, sono felice che ti piaccia *^*
    spero di scrivere il prossimo capitolo al più presto! Per quanto riguarda Andrea, ho pensato che fosse la mossa giusta, perchè tanto sarebbe morta entro poco e poi non potevo avere una contendente per Phil u.u
    [/QUOTE]

    Io purtroppo non valgo, perché non sopportavo Andrea! Infatti sono stata felicissima di notare che non ci fosse nella storia :whistling2:
     
    .
  8. lady_crossbow
     
    .

    User deleted


    Ognuno ha i propri personaggi preferiti. te quindi sei stata fortunata lol
     
    .
7 replies since 12/1/2015, 18:00   34 views
  Share  
.
Top
Top