una nuova vita

capitolo 3

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  1. lady_crossbow
     
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    Capitolo 3 : Il piano

    Sdraiata nel letto del mio appartamento, fissavo le pale del ventilatore posto al soffitto, le quali ruotavano velocemente senza tregua. Aria fresca, un poco di sollievo. Sapevo in cuor mio che al ritorno mi sarei scontrata con qualche tragedia, perdita, ma non potevo immaginare questo. Come poteva un gruppo di sopravvissuti dichiarare guerra ad un altro? Come poteva una donna uccidere una bambina? Certo, quella non era più Penny, si era trasformata. Chiamarla mostro sembrerebbe giusto, ma è un appellativo che vorrei non fosse utilizzato. Era sempre e comunque una bambina, una vittima di questo nuovo mondo. Si meritava una morte migliore. Philip stesso, avendo scoperto in futuro l'impossibilità di creare una cura, avrebbe dovuto trovare il coraggio di fartla riposare, di darle l'ultimo addio. Non doveva assolutamente morire per mani altrui. Era ingiusto. L'arco di Haley era lì, disteso sul cassettone di camera. Cazzo. Non potevo accettarlo. Avevo perso nuovamente una sorella. Il mio destino era forse rimanere sola? Ogni volta che trovavo affetto e comprensione in una persona, questa doveva perdere la vita. É colpa mia, non riesco a proteggerli. La rabbia mi invase, facendomi scattare in piedi.

    -Fanculo! - urlai, tirando un pugno alla parete.

    Il dolore mi pervase lentamente. Fanculo, fanculo, fanculo. Controllai meccanicamente le nocche della mano destra, notando le ferite che mi ero procurata. Queste piansero alcune lacrime rosse.

    -Che idiota che sono!

    Avevo sete di vendetta, rischiavo la cecità dall'ira, ma dovetti calmarmi e riprendere il controllo. Avrei sfogato tutto questo sui colpevoli, il muro era innocente. I cittadini si riunirono in piazza ed acclamarono a gran voce il governatore. Una volta fasciata la mano, raggiunsi la folla trepidante. Sui loro volti non era mai apparso il terrore, non avevano la minima idea di quale fosse la realtà esterna. Vivevano un idillio. Quella sera, però, avevano ceduto al timore. É vero, applaudivano e gridavano , ma riuscivo a cogliere nei loro occhi la paura. L'attacco a Woodbury aveva creato un po' di scompiglio. Si era infranta l'idea di un luogo inviolabile. Tutte le case erano costeggiate da lanterne ricche di colori accesi, nella piazza vi erano festoni e bancarelle con vari tipo di cibo e bevande. Che buon profumo. Non vedevo l'ora di addentare qualche bistecca succulenta. Phil arrivò, elegante ed impeccabile. Camicia azzurra, pantaloni con la piega, capelli curati e sorriso disarmante.

    -Cittadini di Woodbury!

    Le grida aumentarono.

    -Come ben sapete, stasera festeggiamo il ritorno di Kendra, che si è sacrificata per noi in questi..
    La sua voce calda, rilassante. Mi persi le sue parole. Milton apparve al mio fianco. Lo sguardo concentrato sul governatore, le braccia incrociate. Camicia bianca decorata da sottili linee arancioni, costretta nei pantaloni beige. Poi parlò, senza distogliere il punto focale.

    -Hai già fatto il giro delle famiglie?

    -Sì.. ho dovuto dire che sono morti da eroi.

    -Bene, certe cose non meritano di essere sapute.

    Intanto, le persone ridevano ed alzavano i bicchieri al cielo. La voce di Phil tornò alla mia attenzione.

    -Ci sono stati momenti difficili, lo so. E me ne dispiaccio.. ho lavorato, anzi, abbiamo lavorato assieme per costruire questa meraviglia e non ce la faremo certo distruggere da un gruppo di sciocchi psicopatici. Questa è la nostra casa. Noi lotteremo..

    La folla annuiva, si spronava a vicenda.

    -Che uomo, eh? Doveva fare il politico. - sentenziò lo scienziato.

    Gli sorrisi, aveva ragione. Philip era sempre riuscito ad incitare le masse, a farsi ascoltare, a farsi ubbidire. Era nato per essere un leader.

    -.. lei è un miracolo, rappresenta la speranza.. speranza che ci aiuterà ad ottenere ciò che vogliamo! -

    Mi indicò, esortandomi a raggiungerlo.

    -Vieni Kendra, la parola a te, prima di festeggiare.

    Oh cavoli, odio i discorsi in pubblico. Mi mettono a disagio. Mentre mi avvicinavo al governatore, passando fra le famiglie, cercavo disperatamente di organizzare mentalmente un buon sermone. Vuoto totale. Ok, si improvvisa. Giunta di fronte ai cittadini, questi urlarono il mio nome, incitandomi. Milton, invece, mi guardava divertito. Phil pregò di far silenzio e tutto divenne tranquillo. Nessun rumore, solo occhi colmi di speranza.

    -Cara Woodbury, Dio solo sa.. ammesso che ci sia sempre o che ci sia mai stato..quanto io sia grata di avervi trovato. Stare lontana per questo lungo tempo, è stato un inferno. Non solo per la vostra mancanza o per i non morti che erano ovunque, quanto per le persone care che ho dovuto seppellire. So che questa è una sera di festa, ma vorrei anche ricordare chi non ce l'ha fatta. Vorrei che le loro morti non fossero vane. Hanno lottato per cercare un secondo luogo sicuro, sono morti per noi. Ed è loro che dobbiamo imitare adesso, lottare per guadagnarci quella prigione e renderla la nostra casa. Vorrei che quando giungesse il giorno di correre alle armi, tutti prendessero parte alla battaglia, poiché assieme saremo invincibili. Noi.. non ci arrendiamo.

    La folla impazzì gioiosa. Era andata bene, ero riuscita a guadagnare la loro fiducia e forza. Avrebbero lottato. Phil, soddisfatto, allargò le braccia.

    -Che inizi la festa!

    Mentre tutti si sparpagliarono e i bambini correvano tenendo stretti bambole o palloncini, alcuni uomini si avvicinarono per ringraziarmi. Si trattavano del padre e del nonno materno di Matt. Erano in pace, avevano elaborato il lutto. Tutti erano felici, come ai vecchi tempi. Era necessario infondere coraggio ed io c'ero riuscita. Le parole, che oggetti potenti.. possono ferire a morte e modellare. Milton mi porse un bicchiere di spremuta.

    -Beh, devo ammettere che non sei stata niente male!

    Afferrai volentieri quel fresco succo d'arancia, poggiando l'altra mano sulla sua spalla.

    -Grazie, mi sono lasciata trasportare dal momento.

    Sorpreso del contatto fisico, osservò la mano.

    -Ehi, cosa ti sei fatta?

    Finii velocemente la spremuta, ridendo fra me e me.

    -Una sciocchezza.

    *



    La leggerezza fluttuava nell'area circostante, i brutti pensieri erano svaniti. Volti rossi causati da risate sguaiate. Mi sedetti su una panchina di legno. Avrei voluto avere una macchina fotografica per immortalare l'atmosfera che si era creata od essere una brava pittrice per poter fissare la scena su di una tela, ma potevo fare unicamente appello alla memoria. La festa era giunta ormai al termine, alcuni stanchi bambini si poggiavano alle gambe dei propri genitori. Le lanterne furono spente e molti iniziarono a coricarsi nelle rispettive case. Martinez fu sostituito da un ragazzino per il turno di guardia notturno e mi salutò con un cenno. D'improvviso, un flash balzò nell'anticamera del mio cervello.

    -Ehi, Martinez! Aspetta..

    Lo raggiunsi di corsa. Preoccupato, mi rispose avvicinandosi.

    -Che succede?

    -Dov'è Merle? Non l'ho visto..

    Pregavo affinchè stesse bene. Forse era bloccato in una spedizione o probabilmente si era sbronzato ed era ancora a letto. Ad ogni modo, Martinez reagì diversamente da quanto mi aspettassi. Scosse la tesa, grugnendo.

    -Come, non te l'ha detto il capo? Ci ha traditi quello stronzo. Ha tradito tutti noi per quel coglione di suo fratello.

    In quel momento avrei dovuto essere amareggiata, delusa, ma in verità ero contenta. Contenta di sapere che suo fratello fosse vivo. Non ricordavo il suo nome, ma sapevo quanto significasse per lui.

    -Oh diamine, allora è vivo. Chissà cosa avrà provato quando..

    Martinez mi spintonò.

    -Sei idiota per caso? Ci ha TRADITI, cazzo. Noi lo abbiamo salvato su quel cazzo di tetto.

    Lo fulminai con lo sguardo. Odio le persone che mi mettono le mani addosso. Comprendevo la sua rabbia.

    -Ho capito benissimo.. ma resto comunque sollevata e felice per lui.

    Detto questo, sputò a terra, corrugando la fronte.

    -No, non capisci un cazzo.

    Restai in silenzio, limitandomi a guardarlo voltarsi ed andarsene. Che stronzo. Merle se lo meritava, dopotutto quello che aveva passato. Un fratello, sangue dello stesso sangue. Avrei pagato tonnellate di oro per poter riabbracciare mia sorella. Ma forse, dico forse, per una bambina di otto anni era meglio così. Era meglio morire subito, allo scoppio dell'epidemia. Alcune immagini si introdussero violentemente. Lei. La mia pistola. Il sangue. La pioggia. Quella scena, quella maledetta scena. Quei ricordi mi perseguitavano, non li avrei mai cancellati. Vidi in lontananza Phil e Milton parlottare a bassa voce. Quando si voltarono nella mia direzione però, distolsi lo sguardo. Udii il rumore dei loro passi farsi sempre più forte. Fu Phil ad aprir bocca.

    -Dobbiamo parlare, è importante.

    Seduti al tavolo circolare del governatore, Milton si apprestò a sorseggiare del tè fumante, mentre Phil versò per entrambi del whisky. Alcool, fottuto alcool. Era da un secolo che non bevevo. Annusai quel veleno, quell'odore secco e pungente. I due maschietti notarono il mio apprezzamento. Ero un libro aperto con loro e forse avevo degli enormi cuori pulsanti al posto degli occhi. Ci fu del silenzio per qualche minuto, finchè Philip presa parola.

    -Dobbiamo organizzarci, capire bene come muoversi prima di un secondo attacco.

    Milton annuì ed egli continuò.

    -Li voglio morti, tutti. Se dovessero varcare quel cancello adesso, l'unica che non ucciderei sul momento sarebbe quella puttana di Michonne. Deve soffrire.

    Si inebriò di colpo di tutto il bicchiere di cristallo, svuotandolo in pochi secondi. Lo riempì nuovamente, sputando odio e fuoco su quella donna. Gli domandai se avesse un'idea, qualche piano. Si tirò su le maniche, arrotolandole fino al gomito, quasi fosse colpito da vampate di calore.

    -No. So però con chiarezza che non ci faremo trovare impreparati. Anzi. Dobbiamo attaccare noi per primi!

    Milton deglutì e sistemò gli occhiali prima di rispondere.

    -Ma non possiamo attaccare per primi. Cerca di ragionare.. loro hanno avuto successo perchè Michonne era stata qui, conosceva perfettamente il posto.

    -Non mi importa! Improvvisiamo.. andiamo lì e sfondiamo quelle reti con un pullman.

    -Aspetta, non andiamo di fretta. Potremmo trovare un'altra soluzione.. basterebbe fare la stessa cosa.

    -E ti sembra fattibile, eh? Prendo uno dei miei uomini e lo piazzo lì? Come se non si vedesse da un miglio che sono dei miei scagnozzi.

    Mentre i due discutevano, percorrevo con l'indice la superficie liscia di quel bicchiere ormai vuoto. Milton aveva ragione. Dovevamo avere qualcuno all'interno, qualcuno che fungesse da talpa.

    -Ci sarà un modo.. magari ripuliamo qualcuno e..

    Phil gettò la bottiglia al muro accanto al povero Milton, che prese a sudare impaurito. Questa si frantumò in mille pezzi, i quali presero direzioni differenti. Egli si poggiò sul tavolo e si inclinò in modo da avvicinarsi al viso del suo amico, urlando a denti stretti.

    -Potresti evitare di dire stronzate? Cazzo! Vorresti ripulire qualcuno? Sul serio?!

    Di colpo i suoi muscoli si rilassarono. Soffriva di scatti d'ira, non sapeva controllare la rabbia, i nervi. Si passò le mani fra i capelli nocciola chiari e si sedette, fingendo una voce più delicata.

    -Scusa, non è colpa tua.. solo che mi infastidiscono le chiacchiere inutili.

    Milton restò immobile. Allorchè ebbi un'illuminazione. L'idea non mi rendeva certo entusiasta, ma forse era l'unica che potesse fare al caso nostro.

    -Philip, ho una soluzione.

    Mi guardò, alzando il sopracciglio e dischiudendo leggermente le labbra. Speravo di aver avuto una buona idea, perchè quel suo occhio ghiacciato prometteva violenza.

    -Potrei essere io la spia. Pensaci bene, non mi hanno visto la notte dell'assalto, ed idem per Michonne.

    Tese le spalle e flettè la testa sia a destra che sinistra.

    -Già te ne vuoi andare?

    -Lo faccio per te, per noi. E potrei tornare, incontrarci ogni due o tre giorni ad esempio, in modo da riferirvi tutto il possibile.

    -Ammettiamo che Rick ti accetti, cosa farai? Non si confideranno subito.

    -Lo so, dovrò lavorare sodo.. posso farcela.

    Dalla gola di Milton uscirono alcuni strani stridolii. Si schiarì la voce e si intromise, pauroso.

    -Non vo-vorrei essere puntiglioso, ma là c'è Merle.. vi conoscete.

    Phil rise, rise a crepapelle. Una risata mostruosa, perfida. La perdita di Penny, lo aveva mutato.

    -Come, non vi ho detto che l'ho ammazzato?

    Edited by lady_crossbow - 11/1/2015, 14:16
     
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  2. Maggiestar
     
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    Divorato :eeeqqu:
     
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  3. SLincoln
     
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    S T U P E N D A !
     
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  4. lady_crossbow
     
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    CITAZIONE (SLincoln @ 9/1/2015, 13:35) 
    S T U P E N D A !

    Grazie! Un piacere immenso :heart:
     
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  5. SLincoln
     
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    CITAZIONE (lady_crossbow @ 9/1/2015, 13:45) 
    CITAZIONE (SLincoln @ 9/1/2015, 13:35) 
    S T U P E N D A !

    Grazie! Un piacere immenso :heart:

    Ho letto tutti e tre cap in un fiato! Davvero brava!
     
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  6. lady_crossbow
     
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    CITAZIONE (SLincoln @ 9/1/2015, 14:13) 
    CITAZIONE (lady_crossbow @ 9/1/2015, 13:45) 
    Grazie! Un piacere immenso :heart:

    Ho letto tutti e tre cap in un fiato! Davvero brava!

    aww non hai idea di quanto mi faccia felice sapere ciò *^* Ormai mi ci sono persa dentro anch'io ed ogni volta che ho un po' di tempo libero, corro a scrivere!
     
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  7. lady_crossbow
     
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    CITAZIONE (Maggiestar @ 8/1/2015, 22:27) 
    Divorato :eeeqqu:

    ne sono felice ^^
     
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  8. T-BONES
     
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    CITAZIONE (lady_crossbow @ 9/1/2015, 15:45) 
    CITAZIONE (SLincoln @ 9/1/2015, 14:13) 
    Ho letto tutti e tre cap in un fiato! Davvero brava!

    aww non hai idea di quanto mi faccia felice sapere ciò *^* Ormai mi ci sono persa dentro anch'io ed ogni volta che ho un po' di tempo libero, corro a scrivere!

    allora spero che tu trova moooolto tempo libero!
     
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  9. lady_crossbow
     
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    CITAZIONE (T-BONES @ 9/1/2015, 22:02) 
    CITAZIONE (lady_crossbow @ 9/1/2015, 15:45) 
    CITAZIONE (SLincoln @ 9/1/2015, 14:13) 
    Ho letto tutti e tre cap in un fiato! Davvero brava!

    aww non hai idea di quanto mi faccia felice sapere ciò *^* Ormai mi ci sono persa dentro anch'io ed ogni volta che ho un po' di tempo libero, corro a scrivere!

    allora spero che tu trova moooolto tempo libero!

    ahahah speriamo :looooooooool:
     
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8 replies since 8/1/2015, 21:28   51 views
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