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In passato, quando interrogato a proposito del suo licenziamento da The Walking Dead, Frank Darabont è stato abbastanza diplomatico: “Basti dire che ci sono stati dei conflitti che non potevano essere risolti”, ha detto ad esempio al New York Times. Variety è invece riuscito nel compito di farlo esplodere a proposito dei suoi sentimenti traditi dalla rete AMC.
Alla domanda se stesse o meno seguendo ancora la serie, il regista ha risposto: “Oddio, no, perché dovrei? Se la donna che amate con tutto il cuore vi lasciasse per l'istruttore di Pilates e poi vi mandasse un invito alle nozze, ci andreste? Quando si crea qualcosa c'è un profondo impegno e un investimento morale fortissimo, e quando ciò vi viene strappato via da dei sociopatici, che se ne fregano dei vostri sentimenti o di quelli del cast e della troupe perché hanno le loro ragioni per fregare tutti, non è una bella sensazione”.
Darabont ha anche espresso concetti simili parlando a Rolling Stone: “Ho dovuto prendermi del tempo libero per rimettere tutto in prospettiva e superare la devastazione emotiva, procuratami da un gruppo di persone cattive che hanno fatto a pezzi una splendida famiglia nata per creare questo grande successo per loro. Mi chiedete se vorrei vedere un altro episodio di The Walking Dead dopo tutto questo? Mi prendete in giro? No, meglio lasciarsi alle spalle questa traumatica delusione, la vita va avanti”.
Darabont è stato licenziato all'improvviso mentre lavorava alla seconda stagione della serie. La motivazione della rete è stata che l'autore non era riuscito ad adattarsi ai ritmi richiesti da una produzione televisiva. Alla fine della terza stagione, AMC ha rimpiazzato anche lo showrunner Glen Mazzara con Scott M. Gimple. Quest'ultimo sta facendo un ottimo lavoro nella quarta stagione, ma viene da chiedersi quanto durerà prima che la rete cambi di nuovo idea.
fonte: film.it. -
RickGrimes.
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Beh, speriamo che lo stesso non si ripeta con Gimple..
Cmq capisco benissimo il suo non voler guardare TWD
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Jill Rose Valentine ~.
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O________________O
Poi va a capire qual'è la verità.. -
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Neanche ho ben capito cosa e' successo tra lui e la Amc... Sta di fatto che comprendo benissimo il motivo per cui non guarda la serie. . -
RickGrimes.
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Riporto un'altra parte di questa intervista, dove si spiegano un po' i motivi del licenziamento..
FACCIAMO UN SALTO NEL PASSATO
Sembra che tutto risalga al 2010, prima ancora della premiere della prima stagione, quando la AMC ha deciso di tagliare il budget della seconda stagione (annunciata ancora prima che andasse in onda il pilot) a soli 650mila dollari a episodio. Darabont trovava inaccettabile la decisione, ma non poteva dire nulla in quanto lo show non era ancora nemmeno andato in onda. Con il successo della prima stagione , lo showrunner si è illuso che il budget venisse riconsiderato, ma non solo questo non è accaduto: la AMC ha anche iniziato a dare consigli su come tagliare i costi (“girare in interni quattro giorni sugli otto necessari per ciascun episodio, far sentire gli zombie invece che farli vedere, per risparmiare sul makeup”). Darabont ha così iniziato una costante battaglia per mantenere gli standard della prima stagione, che ha condotto le parti verso numerosi scontri. Il pretesto per il licenziamento sarebbe stato un incidente occorso alcune settimane fa: sembra che un episodio abbia avuto diversi problemi, e sia arrivato in post-produzione con diverso girato inutilizzabile. Darabont stava cercando di sistemare le cose in sala di montaggio, ma la AMC ha colto l’occasione per licenziarlo addossandogli la responsabilità della scelta del regista (che tuttavia era stato scelto da entrambe le parti e aveva già lavorato allo show nella prima stagione).
In tutto questo si insinua anche la voce secondo cui il cast ora sarebbe “terrorizzato“: dopo la notizia del licenziamento di Darabont, gli attori e la troupe sono rimasti sconvolti, e la AMC ha letteralmente minacciato loro e i loro manager in caso trapelasse qualche notizia di quanto accaduto. “Sono spaventati,” rivela una fonte all’Hollywood Reporter, “Si tratta di una serie sugli Zombie. Sono tutti facili da eliminare, se fosse necessario”.
Curiosità:
- L’attore Jeffrey DeMunn, che ha dato il volto a Dale, è apparso in tutti i film di Frank Darabont, il creatore della serie tv. Quando Darabont fu licenziato dalla amc Dale venne fatto fuori per volere dell’attore, amico di Darabont.
- Sarah Wayne (interprete di Lori) si sfogò in un’intervista dicendo che Frank fu lincenziato “ingiustamente”.
fonte: http://thewalkingdeadita.altervista.org/. -
Sally D.
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Se le ragioni (qui sopra riportate) del licenziamento di Darabont dovessero essere vere, io sono pienamente d'accordo con Sarah Wayne. Non mi permetto di aggiungere altro dal momento che seguo la serie da poco tempo. . -
RickGrimes.
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Beh, sicuramente non ci sarà mai dato di sapere la verità (così come su Darabont, anche su Mazzara), ma se dovessi basarmi solo su quello che leggo, beh do pienamente ragione a chi ha abbandonato..
Magari su tanti produttori esecutivi la AMC può esercitare una certa pressione, ma per fortuna abbiamo Kirkman che sicuramente ha il coltello dalla parte del manico
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Justan.
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Comunque a mio parere la prima stagione come ambientazione (Atlanta) e ritmi resta insuperata dalle altre tre (per quanto comunque appassionanti). . -
~ Sofia..
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In tutto questo si insinua anche la voce secondo cui il cast ora sarebbe “terrorizzato“: dopo la notizia del licenziamento di Darabont, gli attori e la troupe sono rimasti sconvolti, e la AMC ha letteralmente minacciato loro e i loro manager in caso trapelasse qualche notizia di quanto accaduto. “Sono spaventati,” rivela una fonte all’Hollywood Reporter, “Si tratta di una serie sugli Zombie. Sono tutti facili da eliminare, se fosse necessario”.
La frase "Si tratta di una serie sugli Zombie. Sono tutti facili da eliminare, se fosse necessario" mi ha fatto venire i brividi!
Voglio dire... Se tutto il cast dovesse abbandonare lo show per colpa di qualche stronzo insensibile non guarderei più la serie, o almeno non con così tanto interesse!. -
.Comunque a mio parere la prima stagione come ambientazione (Atlanta) e ritmi resta insuperata dalle altre tre (per quanto comunque appassionanti).
Concordo, il punto è che si trattava di soli 6 episodi, una miniserie. Allungando a 12 avremmo potuto fare un paragone quantomeno paritario con la seconda stagione..
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