Tolleranza Zero

quando eliminare una minaccia immediata può dar vita ad una minaccia futura

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  1. Apocal
     
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    Qualche sera fa, con un amico anch'egli molto appassionato di zombie, discutevamo di una questione spinosa.
    Trovando l'argomento interessante, ci siamo divertiti a buttare giu un piccolo vademecum.
    Mi scuso in anticipo se l'argomento risultasse gia trattatato in un altro post.
    Enjoy (and learn ^_^ )!

    Tolleranza Zero: quando eliminare una minaccia immediata può dar vita ad una minaccia futura.

    Ficchiamoglia una picozza nella testa, e anche in quella della ragazza morta. (...)Il limite è molto chiaro: tolleranza zero per gli zombie o per chi sta per diventarlo!
    Daryl Dixon su compagni infettati. St.1-Ep.5

    Oggi vorremmo affrontare con voi una delle situazioni piu difficili che si possa presentare per un gruppo in uno scenario post-apocalittico dominato dagli zombie.
    Molti film, serie TV, videogiochi e libri che trattano i non morti presentano questa eventualità, e le soluzioni sono quasi sempre estreme. Ma fermandosi un momento a rifletterci su, quale sarebbe la soluzione migliore quando un membro del gruppo viene morso o contrae l'infezione?

    Se la piaga zombie fosse come ci è stata descritta fin da quel 1 Ottobre 1968 (data di debutto del primo “Night of the Living Dead” di Romero), sappiamo che le possibilità di sopravvivenza sono pressochè nulle. Lo sapete voi, lo sanno gli altri membri del gruppo, e se non è del tutto scemo (ipotesi da non escludere mai a priori) lo dovrebbe sapere pure il malaugurato che è stato morso: non esiste scampo, è solo una questione di tempo prima che quello che fino a che quel che era un compagno, magari un amico, diventi un mostro implacabile affamato di carne umana.

    Fondamentale nella scelta sul da farsi sono due fattori prettamente psicologici:
    1) Lucidità e distacco emotivo: prima cosa da fare, ed anche la piu difficile, è imporsi di trattare la questione lucidamente, senza lasciarsi prendere dalle emozioni. I sentimenti per la persona infetta, o anche la paura per quel che sta per diventare, sono entrambe pessime consigliere che potrebbero condurvi ad un grave errore. Per la legge dei numeri, qualcuno dei vostri compagni (magari un vecchio fissato coi diritti umani) potrebbe tirare in ballo concetti astratti come l'umanità e il diritto: non dategli retta, non c'è spazio per detti concetti in un mondo di zombie, ed aver mantenuto intatta la vostra umanità non vi sarà d'aiuto quando il vostro ex compagno tenterà amichevolmente di staccarvi la faccia a mozzichi.
    Bisogna mettere da parte il cuore e lasciar lavorare solo la testa, analizzando freddamente ogni pro e contro della propria scelta, nell'immediato come nel futuro.
    2) Prendere il problema di petto: la peggior scelta possibile sarebbe quella di far finta di niente, voltarsi dall'altra parte e convincersi che il problema non esista. Il problema c'è, è reale ed anche piuttosto pericoloso. Se qualcuno del gruppo propone di “tirare avanti e decidere il da farsi sul momento”, tirategli tranquillamente due sberle. Bisogna pianificare, affrontare la situazione, così da sapere alla perfezione come comportarsi quando l'inevitabile accadrà.

    Ed ora veniamo alle possibili soluzioni del problema:
    Talvolta (in The Walking Dead accade proprio così) una soluzione potrebbe essere quella di abbandonare il soggetto infetto per strada, separarlo dal gruppo, e\o allungargli una pistola per dargli la possibilità di farla finita per conto suo. Questa soluzione però non è delle migliori:
    a) se gli date un'arma ma lo tenete con voi, non è affatto detto che il soggetto infetto abbia la lucidità di puntarsela alla tempia e premere il grilletto. Nel 70% dei casi si lascera stroncare lentamente dal virus, e voi vi ritroverete con una minaccia molto, molto vicina assai presto.
    b) se gli date un'arma e abbandonate, avrete commesso un doppio errore: avrete fondamentalmente buttato via un prezioso strumento di difesa ed il rischio che il vostro gesto compassionevole sia inutile rimane quello stesso 70% sopra citato.
    Si è vero, almeno avete messo un po di distanza fra voi e la minaccia, ma il vostro compagno resuscitato potrebbe sempre seguire le vostre tracce e raggiungervi in un secondo momento, o incrociare altri sopravvissuti e nuocere a loro; lo sappiamo, è altamente improbabile, ma perchè rischiare?
    c) Se lo abbandonate senza arma non avrete sprecato detta arma, ma è praticamente matematico che il poveraccio si trasformerà ed i rischi sono nuovamente quelli del punto b).

    Altra soluzione ben piu in voga, diciamo la piu comune, è di scegliere la tolleranza zero e fare secco l'infetto prima che si trasformi. Questa spietata opzione potrebbe sembrare la migliore a prima vista: la minaccia è eliminata sul nascere, non serve nemmeno sprecare il proiettile e tutti si sentiranno subito rasserenati.
    Lieto (mah nsomma mica tanto) fine? Eh no signori. Anzi a ben pensare potreste aver fatto un errore ancora piu grande, dei cui effetti vi potreste accorgere solo quando ormai è troppo tardi. Perchè? Perchè avete pensato all'immediato... ma non al futuro: lasciate che vi spieghiamo come potreste esservi appena fregati con le vostre stesse mani.

    Diciamo che avete appena fatto fuori il soggetto infetto, i congiunti del giustiziato sono in lutto ma si rendono conto che non c'era altra scelta, tutti gli altri si sentono sollevati e voi avete anche rafforzato la vostra immagine di leader dalla mano ferma.
    Tuttavia sotto questa patina di sollievo e sicurezza apparente c'è un semino che è stato piantato nelle menti di ognuno del gruppo: tutti ora sanno che in caso di infezione il gruppo ripeterà quel gesto, e nessuno se lo dimenticherà. Si è creato un pericoloso precedente.
    Diciamo che passa qualche giorno, magari qualche settimana o persino qualche mese. Un'altro membro del vostro gruppo viene morso, ma stavolta non in presenza di testimoni. Lo sa solo lui.
    La sua testolina, gia confusa dal timore della sorte che l'attende, reagirà piu o meno così.
    “Oh diammine! Mi hanno morso! E adesso? SE LO DICO AGLI ALTRI, QUELLI MI PIANTANO UNA PICOZZA IN TESTA COME SUCCESSO A Jack qualche mese fa. Ma io non voglio morire! Magari non è detto, magari la ferita è superficiale e l'infezione non è passata (si, come no...), magari troviamo una cura (certo certo, ammesso che esista non l'avete trovata in settimane, stai certo che la troverete magicamente in 24 ore), e che dire dei miracoli? Magari il mio buon dio mi salverà (aha... certo: Il tuo amichetto immaginario di nome dio, ammesso che esista, ha scatenato l'apocalisse e distrutto 9\10 della razza umana per poi salvare te, povero coglionazz... ingenuotto). No! No! Quelli mi ammazzano se glielo dico...”
    Avete gia notato la tragedia che sta per compiersi? Dovreste. Perchè nel 90% dei casi, il soggetto in questione deciderà di celare l'accaduto per evitare la forca. Sappiate che non importa quanto un uomo possa essere intelligente o obbiettivo, quante decine, centinaia, migliaia di volte abbia gia visto che una volta che vieni morso la tua sorte è segnata: la natura umana fa si che accettare l'idea di essere destinati a morire entro breve sia qualcosa di mostruosamente difficile.
    La prima fase che si attraversa in questi casi è sempre il rifiuto e l'infezione è troppo veloce perchè il soggetto abbia il tempo di superarla e giungere ad una serena accettazione del fato.
    E quindi? E quindi ecco, presumibilmente cosa accadrà:

    a) Il soggetto morso non dice nulla a nessuno per paura di beccarsi una pallottola\picozza in fronte, trasformandosi in una bella bomba ad orologeria umana pronta ad esplodere quando il gruppo meno se lo aspetta, trasformandosi e contagiando un compagno dopo l’altro, magari in una situazione già grave di suo (tipo mentre siete alle prese con un’orda famelica ed avete ingenuamente affidato al suddetto soggetto il compito di coprirvi le spalle).
    b) Il soggetto morso decide di far fuori voi prima che voi facciate fuori lui ed il vostro gruppo ignaro si troverà al suo interno una minaccia ancora perfettamente pensante, plausibilmente armata e con il doppio vantaggio dell’iniziativa e del fattore sorpresa.
    c) Il soggetto morso decide di abbandonare il gruppo, scappando per evitare di prendersi una pallottola\picozza in fronte. Vi è andata ancora bene, salvo il fatto che probabilmente nella fuga si porterà via una o più armi, parte delle vostre preziose provviste e con in più il rischio che parte del gruppo, arringato dal solito vecchio “diritti umani”, insista per andarlo a recuperare (in fondo tutti sono ancora ignari del fatto che il suddetto soggetto sia stato morso) sprecando tempo, energie e munizioni alla ricerca di un cadavere ambulante.

    Insomma, come cascate cascate male. E tutto perchè non avete pensato per tempo alle conseguenze delle vostre azioni.
    Ma allora quale è la soluzione? La soluzione, puo sembrare strano visto come è stato iniziato questo articolo, è di prendere tempo.
    Ma attenzione: prendere tempo con in mente ben pronto il piano di azione è ben diverso che farsi delle stupide illusioni. La parola d'ordine è sempre la stessa: pianificare, pianificare e pianificare.

    Quindi torniamo al primo infetto. Prima di tutto fategli sentire che gli siete vicini (magari, se nel frattempo è passata qualche ora dal morso, non fisicamente troppo vicini :cool: ). Dovete convincerlo che quel che state per fare, anche se un poco ortodosso, è per il suo bene e comunque meglio di una pallottola\picozza in fronte.
    Poi lo legate. Legate mani e piedi, sempre trattandolo con molta "comprensione". Se siete accampati, o avete un posto dove stare, lo chiudete in una stanza isolandolo dal gruppo. Se siete in movimento, lo portate con voi tenendolo ad una distanza minima di 10 metri dagli altri, ma in entrambi i casi sempre facendolo sorvegliare da una persona armata a 3 metri che non dovrà mai e poi mai perderlo di vista.
    Questo ha un duplice effetto, da un lato avete qualcuno pronto ad eliminare la minaccia una volta che la trasformazione abbia fatto il suo corso, dall'altra lasciate al soggetto qualcuno con cui parlare, così che non si senta “abbandonato” da voi e dal gruppo. Fate si che chi lo sorveglia lo tratti gentilmente e voi stessi fingete di interessarvi a lui chiedendogli come sta di ora in ora (non importa che sappiate gia che entro un giorno sarà diventato un ammasso cannibale di carne putrescente: continuate a simulare interesse per la sua sorte). Se ha sete fatelo bere, se ha fame fatelo mangiare: pazienza se è una razione sprecata, anche ai condannati a morte è concesso un'ultimo pasto.
    Nel frattempo lavorate per convincere anche gli altri del gruppo che quella è la soluzione migliore: se serve avvaletevi e fate vostre le efficaci motivazioni del vecchio “diritti umani”, anche se in realtà dei principi non ve ne frega una ceppa e state agendo in quel modo per freddo e calcolato opportunismo.

    Presto l'infezione farà il suo sporco lavoro, il poveraccio morirà, si risveglierà e voi potrete farlo secco (o farlo fare secco dalla sentinella senza aver istillato nella mente dei vostri compagni il seme del dubbio.
    Fate solamente attenzione che la sentinella non sia qualcuno troppo attaccato emotivamente al condannato, o potrebbe mancargli la fermezza quando arriverà il momento di terminarlo.
    Come ultimo sforzo, ribadite a tutti che voi non ucciderete nessuno fintanto che respira e parla, e magari dopo ogni combattimento controllate e fate controllare palmo per palmo il corpo di chi vi ha preso parte.

    Stay tuned for more advices!
     
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  2. xXx Hikari xXx
     
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    Wow.....veramente una grande argomentazione.....hai centrato esattamente tutti i punti della questione...complimenti!!

    Allora, personalmente trovo che sia una delle decisioni più difficili da prendere, se non la più difficile...

    Personalmente se fossi io ad essere morsa vorrei che almeno mi venisse chiesto cosa voglio fare...oh, è sempre la mia vita xD, e anche se devo morire voglio decidere almeno come....ovviamente sapendo quello che mi accadrà dovrei optare per un bel colpo in testa e via, ma sinceramente è una cosa che mi spaventa...oh, credo che sia normale avere paura di morire, no?
    Quindi se non avessi il coraggio di farmi uccidere viva le opzioni sarebbero 2: o mi faccio abbandonare in un luogo isolato per aspettare la morte e senza armi, altrimenti chiederei di lasciarmi morire e chiedere che una volta accaduto mi sparino in testa...se invece stessi soffrendo, anche perchè dipende dove mi hanno morso, credo che chiederei che mi si spari...

    Se invece fosse un'altra persona, sia che fosse un caro che non, anche in questo caso gli chiederei cosa desidera...non sò voi, ma io la penso così...
    Forse con un estraneo sarei più razionale e come dire...opterei tra le varie scelte quella di un colpo in testa...anche perchè se uno deve morire deve essere nel modo più indolore possibile....
    Se invece si trattasse di un famigliare o una persona molto importante sarei disperata...anche se a volte discuto coi miei genitori o fratelli gli voglio un bene dell'anima, e non riuscirei mai a pensare di ucciderlo così su due piedi....sicuramente gli chiederei cosa desidera fare e gli starei accanto fino alla fine....
    Inoltre anche se tu dici di non mettere accanto una persona emotivamente attaccata a chi stà per diventare zombie, io non permetterei mai ad un'altro di uccidere una persona a me cara....preferirei farlo io....anche perchè uno zombie è comunque una persona già morta....

    Purtroppo è anche vero che quando si è in un gruppo, soprattutto con persone che non si conosce, un problema del genere non è per nulla facile da gestire...

    Poi ovvio, a mente lucida e in totale sicurezza la penso così, ma se mai mi dovessi trovare in una situazione del genere potrei anche comportarmi in modo diverso....

    Fatto stà che io sono sempre dell'opinione che una persona non ha potere di scegliere quando venire al mondo o che famiglia avrà, ma quando è possibile scegliere come e quando morire penso che ogni essere umano abbia il diritto di poter decidere al riguardo...

    Per il fatto di sapere che se si viene morsi tutti sanno che si diventa zombie io credo che dipenda da vari fattori:
    1)se è già accaduto in precedenza allora dovrebbe essere impossibile avere dei dubbi al riguardo
    2)se si è appena all'inizio dell'epidemia e nessuno del gruppo ha mai visto persone morse che si sono trasformate allora non è così scontato
    3)ovvio che per noi che abbiamo visto migliaia di film, o letto libri o giocato giochi sugli zombie sappiamo tutto e di più, ma questo non vuol dire che tutti al mondo lo sappiano....ad esempio se lo chiedessi ai miei nonni loro non saprebbero nemmeno dirmi cosa è uno zombie xD
     
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1 replies since 20/3/2012, 17:22   64 views
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