Stroncatura Survival of the Dead (ma davvero è così brutto?)

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  1. MICASA
     
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    Ciao a tutti sicuramente non avete ancora visto Zombie Massacre....

    fonti da internet

    Dopo un esordio interessante come Eaters cosa ci si poteva aspettare dalla prova successiva dei due registi Marco Ristori e Luca Boni?

    Sicuramente non una caduta verso il basso come questo Zombie Massacre....ma purtroppo è successo.

    Se il primo capitolo della loro personale zombi-logia, pur essendo un prodotto autofinanziato, godeva di un certo ritmo e una buona dose di ironia che stemperava certi americanismi di troppo, in Zombie Massacre questo non accade: i due toscani tentano di prendersi eccessivamente sul serio mettendo in piedi un circo equestre di luoghi comuni di un tipo di cinema straight to video internazionale che, se da un lato sembra una produzione Asylum, dall'altro non ha nemmeno il coraggio di portare all'eccesso le sue situazioni con ridondanti apparizioni di squali volanti o poliponi killer.

    Ci mettono dentro, invece, un gruppo di mercenari dotati di credibilità pari a zero, con un capoccia iperpalestrato e tanto buonino (che combatte per rivedere la figlia, mica per i soldi eh!), il bombarolo che sfianca tutti a colpi di chiacchiere, la samurai che non parla e non è manco giapponese (infatti è canadese e si chiama Tara Cardinal) ed il cecchino tanto cattivo che infatti muore subito ma lo fa con tanta, tanta (troppa) enfasi. Tutti impegnati a portare una bomba atomica dentro un centro militare situato in un paesino dell'est europa in cui è stata rilasciata un'arma chimica che trasforma, manco a dirlo, le persone in mostri che corrono come fulmini, sbavando e urlando come ossessi.
    Per tutto il film il cast non fa altro che ciarlare di cose inutili, correre da una parte all'altra senza soluzione di sorta e sparare alla cazzo su qualche sparuto zombie che spunta ogni tanto per rallegrare la vicenda. Ad un certo punto trovano anche la figlia del professore che ha combinato tutto il casino, una talmente antipatica che ti viene voglia di spararle addosso (sopratutto per la cagneria interpretativa). Forti della collaborazione attiva di una personalità come Uwe Boll, che qui appare in un inutile cameo come improbabile Presidente degli Stati Uniti e nei titoli, invece, come molto più interessante produttore del film, i due registi toscani hanno potuto lavorare molto meglio su trucchi ed effetti di make up, realizzati tutti artigianalmente, limitando in maniera considerevole l'uso della computer graphic.
    Hanno usufruito di un cast internazionale, non attori memorabili, c'è da dirlo, ma almeno dal punto di vista estetico credibili (a parte la finta giapponese). Peccato che non abbiamo curato maggiormente il ritmo, che qui risulta pesante come una mazzata sui coglioni per il povero spettatore, che si sorbisce lunghissime scene di botta e risposta degli attori, combattimenti finti e ridicoli, una recitazione imbarazzante alimentata da uno script che sembra un frullato dei peggiori B movie americani. Per il resto solita musicaccia hard rock da centro commerciale in sottofondo, un montaggio che a momenti non sembra sapere nemmeno lui quale sequenza sostenere e una sensazione generale di un film fatto in fretta e furia per battere il ferro caldo delle buone vendite ottenute all'estero con "Eaters".

    Si salva solo il finale - spoiler - con le zombie tettone che escono dalla piscina - fine spoiler - , almeno quello è trash serio, non tutto il restante pomposo paciugo di una cinematografia filoamericana che il nostro cinema deve assolutamente evitare se vuole rinascere con orgoglio.
     
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8 replies since 16/3/2012, 02:55   375 views
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