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Apocal.
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Poichè considero George Romero come una specie di divinità pagana per quel parto geniale che è stato il genere zombie, quando l'ho visto è stata una delusione immensa.
Anche Diary of the Dead gia non era piu un capolavoro all'altezza dei suoi primi lavori, ma qualche spunto per cui salvarlo lo avevo comunque trovato.
A mio parere il suo peggior difetto non è nemmeno la piattezza dei dialoghi, o la totale mancanza di personalità del cast, o la scarsa qualità degli effetti (tutte cose su cui si puo sorvolare se la scenografia è valida).
Romero ha questa caratteristica, ha sempre infarcito il suo lavoro con una lunga serie di tematiche di riflessione. Che fosse la condanna del consumismo di Dawn OTD, o la critica ai regimi militari in Day OTD, come i grandi cineasti sanno fare era sempre riuscito a dosare alla perfezione quel mix di intrattenimento e riflessione. Qui invece la mia impressione è che semplicemente non si sia piu sforzato di amalgamare al meglio queste due componenti e che gli interessasse solo di usare il film per trasmettere il messaggio che gli stava a cuore. Il risultato è un pippone mortalmente noioso e con dei buchi logici da vedere per credere.
Mettici poi che il messaggio che vuoi trasmettere è lo stesso che tutti gli zombie movie da 30 anni a questa parte propongono al pubblico.