Intervista a Steven Yuen

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    Parlaci del tuo personaggio e di come è stato interpretato nel serial e di come lo vedi tu che l'hai interpretato.

    Glenn è un ragazzo che consegna le pizze che in questo nuovo mondo guidato dall'apocalisse zombie si è preso la responsabilità di rischiare la vita volontariamente. È nel mezzo di un processo di crescita e reinvenzione.

    Il tuo personaggio appare praticamente all'inizio del serial, ad Atlanta, per trarre in salvo Rick da un'orda di zombie. In questa scena Glenn è il padrone della situazione e funge da guida per il poliziotto fino al campus. È stato difficile girarla ed avere tutta l'attenzione della troupe addosso?

    Personalmente, parlando da giovane attore circondato da straordinari veterani, inizialmente ero intimidito. Ma quando le macchine da presa hanno iniziato ad andare ho smesso di pensarci e sono andato avanti con la scena. Inoltre il loro essere incredibili e la loro volontà di sostenermi in ogni momento sono stati molto d'aiuto.

    L'importanza di Glenn nel serial a fumetti è veramente alta. Tale importanza è stata mantenuta anche nel telefilm o è stata ridimensionata a favore di altri character?

    Credo che Glenn continuerà ad essere uno dei personaggi principali. Nella serie non ha una grande presenza, nella prima parte della storia, ma proseguendo inizia ad emergere. Credo che nello show accadrà lo stesso.

    Senza anticipare nulla, riesci a rivelarci fin dove arriveranno i sei episodi della prima stagione? La fattoria di Hershel? La prigione?

    Vorrei potervi dire qualcosa, ma dovrete guardare lo show!

    Tu appari in tutti e sei gli episodi di The Walking Dead, che aria si respirava sul set?

    Era incredibilmente d'aiuto, arricchente, divertente, pauroso, stancante, caldo. Tutte queste cose. Nonostante dovessimo farci il culo nel caldo e raggiungere quei momenti emotivi che possono non essere il massimo, ce la siamo tutti spassata. Il cameratismo sul set era stupendo e l'ambiente solidale mi ha aiutato a crescere e imparare.

    Com'è stato lavorare con Frank Darabont e con gli altri registi del serial? Avevano una linea comune da seguire o ciascuno poteva girare come riteneva meglio?

    Ogni regista aveva il proprio stile ma quello che era grandioso è stato il modo in cui tutti rispettavano il progetto. Non hanno cercato di imprimere il loro marchio di fabbrica nel loro episodio; invece hanno lasciato imporre un tono al cast. Credo che Frank Darabont abbia fatto un grande lavoro nel mantenere la sceneggiatura coerente. Anche se c'era un intero staff a scrivere questi episodi, Frank si assicurava che cogliessero tutti lo stesso tono. Tutti i registi erano grandiosi.

    Il gruppo che forma la "carovana" nel fumetto è molto unito. Tale unione si respirava anche con gli attori che ne impersonavano i ruoli, pur al di fuori dei ciak?

    Eravamo tutti molto affiatati. Ci siamo divertiti molto sul set e fuori dal set, ed eravamo presenti l'uno per l'altro in qualsiasi momento. Era un grande gruppo affiatato.

    Cosa di Glenn fa parte del tuo carattere, e cosa invece ti è totalmente estraneo?

    Mi identifico abbastanza con Glenn nella sua interezza. Glenn ero io cinque anni fa. Pieno di risentimento, isolato, nel tentativo di lasciare una traccia nel mondo. Credo che sia una persona che vuole realmente essere un uomo e sta cercando di capire come fare. Io ero decisamente così.

    Tra gli appassionati di fumetti, un posto speciale è occupato dalla sit-com "The Big Bang Theory" alla quale tu hai partecipato come comparsa. È stato solo un lavoro per te o sei orgoglioso di aver partecipato in quanto amante della serie?

    Essere in uno degli show più importanti della TV è stato un onore. È stato davvero sconvolgente essere lì e mi sono divertito molto. Non c'è niente come avere il pubblico dal vivo in studio davanti a te. È grandioso.

    Immaginiamo che il tuo ruolo sia stato confermato per la seconda stagione. Oltre a The Walking Dead, cosa ti riserva il futuro?

    Molto teatro improvvisato a Los Angeles. C'è anche un film indipendente che ho girato due anni fa chiamato "My name is Jerry", in cui ho un ruolo comico di supporto, che al momento è uscito in DVD.

    www.comicus.it/
     
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0 replies since 13/11/2010, 01:19   73 views
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