Intervista a Laurie Holden

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    Hai letto il comic book di Robert Kirkman da cui è tratta la serie? Se lo hai letto ti è stato utile per calarti nei panni di Andrea?

    Prima di approdare al ruolo di Andrea nella serie TV "The Walking dead" non conoscevo il fumetto. Comunque, non appena avuta la parte, ho preso in mano il Compendium One e l'ho letto dall'inizio alla fine. Mi ha decisamente sorpreso. Sono stata catturata dall'incredibile narrazione di Robert Kirkman e da tutti quegli stupendi personaggi, così diversi e complessi.
    Leggerlo mi è stato molto utile per calarmi nel ruolo di Andrea, ma mi sono assicurata di non andare troppo in là con la lettura per non farmi coinvolgere troppo.

    Quali sono per te i tratti fondamentali di Andrea? Quali quelli su cui ti sei concentrata maggiormente per interpretarla al meglio?

    Andrea, prima dell'apocalisse zombie, era un avvocato per i diritti civili. Ha dedicato la sua vita a difendere, proteggere e ristabilire i diritti degli altri. Per me è questa la chiave di volta della sua essenza. In questo nuovo mondo caotico ovviamente non ci sono aule, ma lei continua a combattere contro le ingiustizie. Ha un forte senso della morale e la appassiona aiutare gli altri. È una leader nata... una sopravvissuta, e una buona persona.

    Non è la prima volta che lavori sotto la direzione di Frank Darabont. Avendo lavorato con lui sia in due lungometraggi sia in un serial televisivo quali pensi che siano, se ce ne sono, sono le differenze tra il Darabont regista cinematografico e il Darabont regista di serial per la tv?

    Questa è la mia terza collaborazione con Frank Darabont. In precedenza mi ha diretto in due film: "The Majestic" e "The Mist"... due esperienze estremamente soddisfacenti e positive. Questa esperienza non è stata differente, dal momento che è un autore che presta grande attenzione al dettaglio e onora la storia al di sopra di tutto. Lavorare a "The Walking Dead" (benché sia un prodotto per la televisione) è stato come girare un lungometraggio, poiché il valore della produzione era eccellente, la sceneggiatura sensazionale e il cast e la crew erano di prima qualità... e con Mr. Darabont al timone eravamo in grado di rendere il nostro lavoro qualcosa di innovativo, anche da un punto di vista creativo. Mi sento davvero molto fortunata di far parte di questo show.

    Ancora una volta ti sei trovata a lavorare a fianco di Jeffrey DeMunn, che in "The Walking Dead" interpreta Dale. Com'è stato ritrovarsi sul set della serie?

    Avevo già lavorato con Jeff DeMunn due volte prima, rispettivamente in "The Majestic" e in "The Mist". È uno dei migliori attori tra quelli con cui ho avuto il piacere di lavorare ed è sicuramente uno dei migliori uomini che io abbia conosciuto. Adoro lavorare con Jeff!

    Pensi che l'aver già lavorato con lui sia stato un incentivo per il regista a scegliere voi due per le rispettive parti (anche alla luce del rapporto sempre più stretto che lega Andrea e Dale nella storia originale)?

    Alcuni degli attori ci prendono in giro dicendo che siamo parte della "troupe di attori di Frank Darabont". Questo perché ha la tendenza ad ingaggiare di continuo gli stessi attori. Se guardate i suoi film vedrete spesso molti volti familiari. Jeff DeMunn ha partecipato ad ogni singola produzione che Frank Darabont abbia mai diretto... e Melissa McBride (che interpreta Carol nello show) era anche lei in "The Mist".
    Gli piace anche lavorare con la stessa crew... e molte persone sul set sono suoi vecchi compagni di scuola.
    Sono davvero grata di essere parte di un così formidabile gruppo di artisti... e quando cammino sul set per uno dei suoi progetti mi sento a casa... c'è una vera atmosfera famigliare.
    Dal momento in cui The Walking Dead ebbe il semaforo verde sapevo che aveva me in mente per il ruolo di Andrea e Jeff per quello di Dale. Questo perché ha lavorato con noi in precedenza e perché ci conosce entrambi bene, la chimica era da cartolina.

    "X-Files" è un serial entrato nel cuore dei fans, pensi che anche "The Walking Dead" lo farà? E se sì, perché?

    Credo che "The Walking Dead" attirerà gli spettatori grazie ai personaggi: sono così complessi, ricchi, differenti e approfonditi. Eravamo impegnati a raccontare le storie più drammaticamente reali e autentiche. È oscuro, è spaventoso, a volte ispirante... e, allo stesso tempo, anche selvaggiamente divertente. Gli spettatori si troveranno davanti una vera esperienza, credo che la ameranno.

    Mary Travis, Marita Covarrubias, Cybil Bennet, Olivia Murray sono tutti personaggi dalla forte personalità e determinazione, a cui possiamo aggiungere ora il personaggio di Andrea. Cosa rende, sul piano interpretativo, questi personaggi diversi tra loro? A quale di questi ti senti maggiormente legata? Come ti trovi ad interpretare questi ruoli di donna, se così si può dire, dura a morire? Sono ruoli che in qualche modo rispettano la tua indole?

    Non so se mi sento di classificare questi ruoli che ho interpretato come donne dure a morire, così come forti e determinate. Prendete Mary Travis, per esempio. Era una donna di frontiera, una sopravvissuta. Combatteva per dare una vita a se e al figlio nel Vecchio West dopo la morte del marito. Quello che era intrigante era il suo essere una donna fatta da sé... una donna editrice in un'era in cui le donne non erano ancora totalmente affrancate.
    Marita Covarrubias, allo stesso modo, era una donna a cui era stata data una tremenda responsabilità in un mondo "governativo" dominato dagli uomini. Come Agente Speciale alle Nazioni Unite, il futuro del mondo gravava spesso sulle sue spalle (per le decisioni che doveva prendere e i segreti che doveva custodire). Ho amato interpretare un personaggio così misterioso e così esposto al rischio.
    Anche Olivia Murray era un personaggio che mi sono divertita a interpretare perché, di nuovo, era una donna (un agente I.C.E ) nel mondo dei cartelli della droga, in cui cane mangia cane. È autoritaria e non fa prigionieri... ma ha anche un punto debole, cosa che la rende un personaggio interessante da interpretare.
    Cybil Bennet era una vera icona. Quante volte hai la possibilità di interpretare l'eroe di un videogioco? È stato una bomba.
    Andrea è diversa da tutti questi personaggi nel suo essere semplicemente una ragazza che cerca di rendersi conto delle cose. Quando accade questa apocalisse, tutto quello che le importa è restare uniti e proteggere la propria famiglia. Non è un supereroe, un guerriero, o un qualsiasi tipo di persona autoritaria... per niente. Tutte le abilità di leadership emergono col tempo, con l'evolvere del personaggio, attraverso il corso della serie. Andrea ha un percorso stupefacente.

    "I Magnifici Sette" è durato 2 stagioni, "X-Files" è durato 9 stagioni, "The Shield 7"... quanto durerà "The Walking Dead"?

    Spero che "The Walking Dead" duri per sempre.

    Emma Bell interpreta Amy, tua sorella. Quanto deve essere protettiva una sorella maggiore in un mondo popolato da morti viventi? Ci parli del vostro rapporto dentro e fuori dal set?

    Sono stata davvero fortunata il giorno che Emma Bell è stata ingaggiata per il ruolo di Amy. Abbiamo legato parecchio nel corso delle riprese e ora siamo perfettamente in sintonia, posso dire con tutta onestà di volerle un mondo di bene, e di averla adottata come surrogato di sorella minore per sempre. È la persona più dolce del mondo, un'attrice di grande talento, e lavorare con lei è stata una una completa gioia.

    Fantasmi, mostri nascosti nella nebbia, complotti governativi, Zombie. Cosa ti spaventa di più?

    I fantasmi mi spaventano di più. Non mi piace il fatto di non poterli vedere, mentre loro possono sbattere le porte e muovere gli oggetti... che paura!

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0 replies since 11/11/2010, 04:30   116 views
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