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Alizée.
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La lungimiranza a TWD premia. Premia soprattutto me, come utente finale di questo prodotto televisivo dalle indubbie qualità. Certo è che il percorso intrapreso dagli sceneggiatori è stato il più delle volte tortuoso e non privo di fastidiosi rallentamenti ai limiti dell'incomprensibile, però, considerato i risvolti nelle ultime due puntate, l' aver avuto fede (la mia per TWD a questo punto è incrollabile) e l'aver sviluppato una sorta di mentalismo per comprendere Gimple sono serviti. Infatti riguardo al primo episodio, la scena dello sterminio della famiglia Anderson, nonostante non sia stata tra le mie preferite per sequenza e scelta di inquadrature, ha determinato, con il ferimento di Carl e il conseguente sfogo di Rick, il momento epifanico che vede coinvolti tutti gli abitanti di Alexandria. La maturazione per fronteggiare un vero nemico è finalmente avvenuta. O almeno i presupposti ci sono tutti: desiderio di ricominciare (questa volta Rick sembra crederci davvero), coesione di un gruppo consapevole delle proprie possibilità, nuove relazioni e stabilità affettiva resa più facile da una maggior vivibilità delle risorse; tutto ciò rende quindi gli abitanti di Alexandria molto più motivati. Era impensabile far apparire Negan prima di tutto questo. Quindi vedo, seppur a fatica, la prima parte di stagione sotto un'altra ottica.
Carol e Morgan sono una questione a parte e mi viene da pensare che più che tra lui e Rick lo scontro vero e proprio avverrà tra il pacifista e la signora Peletier; caratteri ben definiti e poco malleabili, decisi a portare fino in fondo il loro "credo". Interessante. Propendere per uno piuttosto che per l'altra non è neanche più una questione morale, è più un' affinità di pensiero. Preferisco vedere loro due a confronto, visto che quello tanto atteso tra Morgan e Rick è stato fin troppo diluito.
Anche l'incidente di Carl è fondamentale. Nel secondo episodio, sono passati solo due mesi, lo vediamo apparentemente tranquillo, ma perdere un occhio si somma a una miriade di traumi ed emozioni forti che hanno già segnato il suo carattere, per me è solo questione di tempo. Il ricordo di aver dovuto sparare alla madre è inevitabilmente ancora molto presente in lui e anche per questo ho apprezzato il "ritorno" di Deanna. E poco m'importa come abbia fatto ad uscire intera dalla stanza, per quello che so potrebbe anche essersi buttata dalla finestra un secondo dopo aver sparato, ma la sua presenza (notevole anche da zombie) è stata importante non tanto per Spencer, quanto per consolidare il rapporto tra Carl e Michonne. Il loro legame è più forte che mai e questo giustifica anche in Michonne il desiderio bruscamente interrotto di essere di nuovo una figura di rilievo all'interno di una relazione. Ha dovuto lasciare molto dietro di sé prima di diventare la guerriera che conosciamo.
Quello che è avvenuto tra lei e Rick è stato naturale. E' stato una normale conseguenza del loro percorso insieme. Forse si sono sorpresi entrambi che accadesse, non tanto per l'indubbia affinità creata nel tempo ma forse per tanti altri presupposti importanti che prima mancavano. Non me l'aspettavo comunque, li avrei visti bene anche se avessero protratto questa reciproca attenzione nel tempo e magari darla per scontato solo alla fine. Un po' come tra Mulder e Scully o Linden e Holder, quel rispetto e attrazione quotidianamente pronta ad esplodere ma alla fine lasciata sempre in data da destinarsi finché non diventa ovvia, scelta che personalmente preferisco. Ma è anche vero che Rick e Michonne vivono in un contesto assai diverso. Non so, spero che gli autori sappiano gestire bene questa decisione, per me si sono un po' tagliati le mani da soli, vedremo. E Jessie? Che fine meschina…Un segno però l'ha lasciato. Ha fatto togliere la fede a Rick...E' vero che è morta quindi col senno di poi chissà...Ma anche qui tutto torna. Quando lei chiese a Rick se quello che lui stava facendo per lei lo avrebbe fatto anche per gli altri e lui le rispose no, è chiaro che mentiva. Ti ha usata cara Jessie, inconsapevolmente forse, ma così è stato...e lo scambio di sorrisi tra Rick e Michonne quando si baciano rafforza questa ipotesi.
Jesus! Che dire...tra il profano e la magia... gran personaggio. Non mi spoilero niente, lo conoscerò un po' alla volta, carismatico e intraprendente, lo voglio veder interagire con Daryl il più possibile. Sono stati spassosi insieme e lo dico in senso positivo. Certo lui e Rick non si aspettavano di dover affrontare un personaggio così completo. Più che sprovveduti loro direi che è stato particolarmente scaltro e sicuro di se il caro Paul. E quando ti piomba addosso una personalità del genere e con il sorriso toglie il disturbo, più che sparargli ti viene da fargli le tre fatidiche domande...
Però mi sorge un dubbio. Ci sono di nuovo troppi personaggi di un certo spessore e personalità...ho un brutto presentimento. Nello sneak peek della 6x11 l'ulteriore affiatamento tra Abraham e Sasha mi sa di addio imminente...speriamo di no..
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